D’Altro Canto
D’Altro Canto
serata dedicata a Nati Prima ODV
Francesca Marchi: Voce
Corrado Calessi: Piano
Riccardo Baldrati: Tromba
Andrea Taravelli: Basso
Lele Veronesi: Batteria
D’AltroCanto nasce nel 2012 dall’incontro tra due musicisti sulla strada del jazz, blues e del cantautorato italiano in una formula essenziale quindi che esplora il rapporto tra voce e pianoforte nella valorizzazione delle sue possibilità timbriche ed espressive, alla ricerca di un connubio tra le varie influenze stilistiche e di genere che hanno accompagnato l’evoluzione artistica di ognuno di loro. La rielaborazione degli originali in un percorso volto ad andare oltre i confini che separano i diversi generi musicali attraverso arrangiamenti personali e, al contempo, rispettosi del senso di ogni brano, ha creato l’occasione per arricchire il duo della collaborazione di preziosi musicisti nel progetto Conversation. Un dialogo, a tratti divertito e serrato, appassionato e delicato ma sempre sincero, in cui a dar voce alle suggestioni evocate dal repertorio è Francesca Marchi accompagnata al pianoforte da Corrado Calessi che dona consistenza e sensibilità al tessuto armonico di ogni brano. La sezione ritmica è affidata a Lele Veronesi e al suo personalissimo approccio alla batteria che lo ha portato ad essere considerato uno dei più apprezzati musicisti della scena jazz/pop italiana insieme ad Andrea Taravelli al basso che porta sul palco l’arricchimento musicale acquisito nelle diverse e importanti collaborazioni, portandolo a una grande versatilità e solidità ritmica. Prezioso è il supporto lirico e melodico del trombettista Riccardo Baldrati. Il quintetto, duttile e affiatato, affronta un percorso rigoroso e in costante divenire all’insegna di una lettura personale della musica tradizionale statunitense (poi tramutatasi in standard del repertorio jazzistico) e della musica italiana d’autore, fotografata tra gli anni ’40 e ’60, in uno dei suoi momenti di più̀ alto artigianato artistico. L’intento è quello di ricercarne e valorizzarne le opportunità̀ musicali, a volte nascoste, in un connubio con le sonorità̀ jazz. Il senso melodico della canzone d’oltreoceano, debitrice nei confronti di Broadway, richiama la canzone d’autore italiana del dopoguerra e l’occasione, quindi, per raccontare la storia, declinata sul piano musicale e poetico, dell’intreccio di due mondi.